Il digitale a supporto della tutela dell’ambiente e della risorsa Acqua - Alan Advantage

Il 22 marzo abbiamo celebrato la Giornata mondiale dell’acqua delle Nazioni Unite.

Fatti:

A)   Due miliardi di persone attualmente vivono senza accesso all’acqua sicura

B)   Quando un territorio ritira il 25% o più delle sue risorse rinnovabili di acqua dolce si dice “Stressato” dall’Acqua

C)   A livello globale nel 2018, solo il 18,4% delle risorse totali di acqua dolce rinnovabile è stato riciclato

D)   Solo il 31% della popolazione mondiale è rimasto al livello “no stress

Come mostrano le proiezioni del World Resources Institute per il 2040, tuttavia, il problema è dovuto solo a diventare più diffuso. Il rapporto dell’Economist Intelligence Unit afferma: “L’accelerazione dell’urbanizzazione, la crescita della popolazione, i cambiamenti climatici e lo sviluppo economico stanno mettendo sotto pressione i sistemi idrici”.

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Secondo le prospettive, 44 paesi dovranno affrontare livelli di stress idrico “estremamente elevati” o “elevati” entro il 2040.

“Allo stesso tempo, l’innalzamento del livello del mare pone un numero crescente di aree geografiche, in particolare nell’Asia orientale e sud-orientale, a un rischio più elevato di inondazioni, che possono sopraffare i sistemi igienico-sanitari e inquinare le fonti di acqua potabile”. (The Economist)

Transizione verso un modello di economia circolare nell’utilizzo delle risorse idriche – È ben noto che l’acqua è alla base della maggior parte degli aspetti delle economie e dello sviluppo sostenibile. 

La scarsità̀ d’acqua costituisce già oggi un problema grave per diversi stati del mondo; a incidere pesantemente sulla disponibilità̀ dell’acqua, secondo i dati diffusi dallo GIEC (Gruppo Intergovernativo degli Esperti sul Cambiamento Climatico), saranno poi i cambiamenti climatici. All’aumento di un grado della temperatura terrestre corrisponde, infatti, secondo gli scienziati, una riduzione del 20% della disponibilità̀ delle risorse idriche. Ciò̀ significa che, in assenza di misure decise e risolutive, al 2030 la disponibilità̀ di acqua a livello globale potrebbe ridursi del 40% rispetto ad oggi.

Il digitale a supporto della tutela dell’ambiente

Le tecnologie digitali stanno trasformando molti aspetti del mondo in cui viviamo, dalle industrie, alle 

città, alla quotidianità. La digital transformation rientra tra le grandi forme di disruption, tendenze evolutive globali destinate a cambiare il modo di fare le cose, a rivoluzionare i settori industriali, ivi incluso il servizio idrico integrato. 

Il concetto di “Industria 4.0” inteso come “approccio strategico all’integrazione di sistemi di controllo avanzati basati su Internet che permettono alle persone e alle macchine di connettersi in qualsiasi momento, ovunque, con chiunque e qualsiasi cosa in un unico sistema complesso” è stato introdotto per la prima volta in Germania nel 2011 e declinato dalla German Water Partnership (GWP) per il servizio idrico integrato con il termine “Water 4.0”. Si tratta di termini che descrivono la trasformazione digitale industriale caratterizzata dall’avvento di dispositivi intelligenti e la disponibilità di dati per un efficace processo decisionale, combinando insieme sia il mondo fisico che quello virtuale nei sistemi cyber-fisici (CPS) di Internet of Things (IoT), e Internet of Services (IoS). Un cambio di paradigma importante che porta a parlare di quarta rivoluzione industriale. 

Le tecnologie ICT (innovation and communication technologies) sono un elemento chiave per migliorare la gestione delle risorse idriche, permettendo di sviluppare sistemi intelligenti di monitoraggio, gestione e misura, di conoscenza a supporto delle decisioni e anche una maggiore consapevolezza dei consumi e del valore dell’acqua. 

Nell’ambito dei processi interni e delle infrastrutture, il ricorso a tecnologie digitali ruota attorno all’utilizzo di dati per ottimizzare i processi decisionali, efficientare la gestione del servizio migliorarne la qualità. Ciò viene reso possibile dalle c.d. “cyber-infrastrutture”, ossia sistemi di raccolta dati – sensori e strumentazioni – e di conservazione, elaborazione e visualizzazione degli stessi (smart water network, IoT, tecniche di data-science, augmented intelligence, blockchain) che permettono di prendere decisioni più consapevoli in tempo reale.

L’adozione di tecnologie di telerilevamento (e.g. sensori, satelliti) e di asset management consente alle aziende idriche di beneficiare di una conoscenza immediata del proprio sistema di reti e impianti grazie a misurazioni dettagliatemonitoraggi continui su processi e infrastrutture coinvolte, nonché di automatizzare alcuni processi e di intervenire da remoto. Si tratta di un utile ausilio nella prevenzione di interruzioni di servizio, nel rilevamento delle perdite idriche, di rilevazione in pubblica 

Una conoscenza effettiva delle condizioni fisiche e di funzionamento delle reti e dei sistemi permette inoltre di orientare la spesa per investimenti verso le reali priorità, pianificare accuratamente gli interventi anche a medio-lungo termine, ottimizzare le manutenzioni basandosi sulla conoscenza dello stato delle reti più che sulla loro vita utile. Le tecnologie basate sull’analisi cognitiva permettono di ottenere valore dai dati, orientando il processo decisionale verso l’azione migliore, con algoritmi predittivi e prescrittivi, prevedendo i potenziali guasti, automatizzando i processi e le scelte.

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